ASD Vetica

L' Associazione Sportiva Dilettantistica Vetica promuove l'attività fisica di base e dilettantistica come strumento di promozione del benessere psico-fisico e di supporto alla riabilitazione.  L'ASD Vetica unisce lo sport alle competenze neuroscientifiche e alla pratica psicologica.  

L'allenamento sportivo mostra un forte ascendente sul sistema nervoso e può favorire un considerevole numero di cambiamenti all'interno dell'intero palcoscenico neurobiologico. Conoscere in modo dettagliato il peso che ogni esercizio fisico esercita sul nostro corpo, identifica la strada giusta per raggiungere i risultati che più soddisfano le nostre necessità. 

Lo sport sostiene la capacità del cervello di modificarsi e riorganizzarsi, sia strutturalmente che funzionalmente. L'attività fisica previene e contrasta il declino cognitivo, promuovendo la crescita di nuovi neuroni e nuove sinapsi. 

Attraverso lo sport, l'ASD Vetica porta avanti due impegni: accompagnare in parallelo il percorso riabilitativo e contrastare i segni del tempo sull'organismo. Per questo, sviluppa programmi di allenamento personalizzati, finalizzati al recupero dell'elasticità muscolare, della forza, dell'equilibrio e del ringiovanimento cellulare. 

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Lo sport è da sempre considerato uno dei pilastri fondamentali per il benessere fisico e mentale. La sua forte ascendenza sul sistema nervoso e sull'organismo in generale, lo colloca tra gli elementi più indispensabili per la salute delle persone. Praticare attività fisica in modo corretto e regolare, può contribuire a prevenire numerose malattie e a migliorare la qualità della vita. In un'epoca dominata dalla sedentarietà, riscoprire il valore dello sport significa investire sul proprio futuro.

Lo Studio Vetica porta avanti un programma riabilitativo dedicato a tutti coloro che presentano deficit neuropsicologici e più in particolare a tutte le persone colpite da Alzheimer, che rappresenta la forma più comune di demenza. Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, in Italia ci sono circa 600 mila malati di Alzheimer ed il numero risulta in costante crescita. I primi sintomi si manifestano a partire dai 65 anni di età.

Nel 2020 l'Organizzazione Mondiale della Sanità, attraverso una pubblicazione, non solo ha ribadito quanto sia importante l'attività fisica per la nostra salute ma ha delineato le linee guida da seguire per contrastare gli effetti che la sedentarietà e lo stress possono avere sul nostro corpo e sul nostro umore.

Lo sport, se fatto correttamente, può rallentare il processo di invecchiamento e ridurre il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l'Alzheimer.

Uno studio pubblicato il 15 gennaio 2025 sul Journal of the American Medical Directors Assiciation ha evidenziato come l'allenamento sportivo costante sia in grado di ridurre il rischio di sviluppare forme di demenza di quasi il 70%. E' bene ricordare che, secondo quanto pubblicato nell'aprile 2024 dal The Journal of the Alzheimer's Association, l'Alzheimer rappresenta la più comune causa dell'atrofia cerebrale e del decadimento cognitivo, identificando di fatto oltre il 60% di tutti i casi di demenza.

Lo studio in oggetto ha coinvolto circa 40.000 uomini e 50.000 donne, con un'età media di 63 anni. Dal febbraio 2013 al dicembre 2015 è stata monitorata la loro attività fisica e fino al novembre 2021 il team di ricercatori è stato impegnato nei relativi follow-up per la valutazione dello stato di salute. Dall'analisi dei dati è emerso che la percentuale di rischio di sviluppare forme di demenza era inversamente proporzionale al tempo settimanale dedicato all'allenamento sportivo. 

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